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Investire in pubblicità online

17 Maggio 2017 by Giovanni Sacheli Leave a Comment

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Investire in pubblicità online


Far conoscere i propri servizi, prodotti, eventi e location è fondamentale per convincere i potenziali clienti a fidelizzarsi ad un portale e-commerce o ad un sito aziendale. Se il pubblico non conosce questi elementi, nessuno potrà raggiungerli, acquistarli, usufruirne. Il ragionamento non fa una piega e qual’è al giorno d’oggi il mezzo più capillare, utile e rapido per raggiungere i propri clienti e mostrar loro le proprie caratteristiche, i vantaggi offerti, i servizi disponibili?

La nostra realtà è improvvisamente diventata globale ed internet è il posto che meglio di qualunque altro ci permette di accorciare le distanze, dimezzare le tempistiche e raggiungere utenti privati o mercati altrimenti impossibili da contattare o incontrare. Ma come fare per emergere nel marasma di internet e raggiungere i primi posti fra i risultati mostrati dalle ricerche di Google?

Per fare pubblicità al proprio brand su internet è possibile utilizzare numerosi strumenti, pertanto, vogliamo fare una breve panoramica di quelli che sono i canali più utili ed efficaci, perché in grado di coinvolgere un maggior numero di persone. Ogni genere di strumento risulta più o meno adatto alle esigenze di ciascuno e sceglierne uno che risulti perfetto per la propria attività è fondamentale per emergere.

Un buon piano di comunicazione deve essere in grado di raccontare l’azienda esattamente come fanno gli indumenti che noi stessi indossiamo tutti i giorni. Ed è per questo che diventa fondamentale capire bene come raccontarsi e pianificare con estrema cura una strategia aderente a valori dell’azienda e alla tipologia di servizi e prodotti offerti. Chi sbaglia strategia e finisce per non rendere un’immagine giusta e veritiera del proprio marchio, rischia di investire soldi e tempo senza raccogliere nulla.

La pubblicità online a pagamento

Esistono tantissimi strumenti gratuiti, ma per aumentare drasticamente la visibilità di un marchio questi potrebbero non bastare. Se la sinergia fra diversi canali e strategie è sempre la chiave giusta per ottenere il successo, è altrettanto vero che esistono degli strumenti imprescindibili, gli unici a poter migliorare le sorti di un’attività o di un negozio online in poche settimane, o ancora meglio, in poche ore.

Aprire un blog e condividere spesso contenuti scritti o multimediali di grande interesse, utilizzare costantemente i social network, attuare una strategia di email marketing o gestire un sito aziendale ottimizzato in ottica SEO per usufruire di un buon posizionamento sui motori di ricerca, sono tutti metodi che, se impiegati nella maniera giusta, possono risultare realmente in grado di portare valore ad un’azienda o ad un negozio. L’imperativo quindi è usarli, sempre.

Organizzare una strategia pubblicitaria online a pagamento consente, infatti, di centrare in maniera più precisa il proprio target di riferimento ed ottenere riscontri molto più elevati in termini di ROI (ovvero il ritorno degli investimenti fatti).

Quali piattaforme scegliere? Ogni piattaforma che si occupa di contenuti pubblicitari ha caratteristiche e potenzialità molto diverse, quindi non resta che scegliere quelle più adatte alle proprie esigenze. Prima di scegliere sarà opportuno porsi delle domande ben precise, in grado di offrire la possibilità di aggiustare il tiro. La prima è quella relativa agli obiettivi da raggiungere.

L’intenzione è quella di aumentare il numero di visitatori del proprio sito aziendale o dei blog associati? Oppure di attrarre più leads sulle proprie pagine? L’obiettivo è che questi acquistino i servizi e i prodotti offerti? Insomma, più chiare saranno le proprie idee al riguardo e più facile sarà elaborare una strategia che possa risultare vincente.

Detto ciò, sarà opportuno anche chiedersi quale sia il budget a disposizione. Mettere dei paletti e fare fin da subito una cernita dei canali da utilizzare e degli strumenti da evitare perché troppo costosi, risulta fondamentale ai fini dell’elaborazione di una strategia valida. Anche perché è possibile che i costi iniziali non bastino a sostenere una campagna pubblicitaria che duri molti mesi e che risulti effettivamente efficace, pertanto sarà molto importante fare i conti anche per il prossimo futuro e non farsi trovare impreparati, evitando di sprecare quanto di buono è già stato fatto in passato.

Google AdWords

Gli annunci pubblicitari di Google, così come quelli proposti in cima ai risultati delle proprie ricerche su altri motori di ricerca quali Yahoo e Bing, si basano sul cosiddetto pay-per-click, ovvero l’innovativo e sempre più diffuso sistema che impone un pagamento in denaro soltanto qualora qualcuno acceda all’annuncio.

Il prezzo di un singolo annuncio pubblicitario varia in relazione a quanti competitor vogliono apparire su quella determinata parole chiave e quanto sono disposti a spendere per un click (quelli posizionati in alto nei risultati ad esempio, costano di più rispetto a quelli situati nella colonna di destra). Inoltre, alcuni settori più competitivi e gettonati possono presentare costi più elevati: fra gli annunci con le parole chiave più costose compaiono quelli relativi ai servizi offerti dagli istituti finanziari e gambling.

Prima di passare alla descrizione della piattaforma e ai consigli più utili per chi sta approcciando per la prima volta questo tipo di sito a pagamento, è necessario illustrarne pro e contro. I vantaggi offerti da Google Adwords sono relativi alla possibilità di rimpicciolire il target e mirare con cura agli utenti da raggiungere. Questi annunci, infatti, compaiono soltanto nelle ricerche di coloro che hanno digitato quelle determinate parole chiave.

Fra gli svantaggi più evidenti, invece, è necessario sottolineare i costi, che potrebbero risultare molto onerosi, soprattutto qualora si scegliesse di rivolgere i propri annunci ad un bacino di utenza particolarmente ampio. Tuttavia, per risparmiare è possibile decidere anche di voler raggiungere soltanto pochi utenti, ma ancora più definiti e facili da convertire in lead, rivolgendo la propria attenzione a piccole nicchie di mercato.

Come detto, Google Adwords è una piattaforma ottimizzata per il digital marketing e disponibile per tutti quegli utenti ed imprenditori che necessitano di ridurre i tempi impiegati dalla SEO ed ampliare in poco tempo il proprio bacino d’utenza. Adwords è stato realizzato dagli sviluppatori del sistema operativo più noto e diffuso al mondo e, se utilizzato a dovere, in poche ore può realmente aiutare qualsiasi portale a raggiungere i primi risultati fra le ricerche di Google.

Il sistema di inserzioni di Adwords si sta diffondendo sempre più rapidamente perché in grado di far leva su alcune caratteristiche quali la grande possibilità di personalizzazione concessa all’utenza, la sua versatilità, la trasparenza del servizio ed il grande vantaggio di imporre un costo soltanto nel caso un utente clicchi sull’inserzione. Adwords, tuttavia, deve essere impostato e gestito in maniera giusta, altrimenti le spese sostenute rischiano di rappresentare soltanto un buco nell’acqua.

Prima di cominciare ad utilizzare questo sistema di advertising fra i più diffusi al mondo, è necessario interrogarsi circa gli aspetti del servizio o del prodotto che si vogliono mettere in evidenza ed il target cui destinare la pubblicità. La ricerca delle keywords deve essere certosina e deve essere pianificata onde incontrare soltanto i profili che possono essere realmente interessati a quel genere di offerta.

Fra le principali features di Google Adwords figura la possibilità di geo-localizzare l’offerta, destinando i propri annunci solo a coloro che vivono in una determinata nazione, regione o città, o a coloro che cercano un servizio equivalente nel territorio di competenza dell’azienda sponsorizzata. Tenere a mente queste informazioni è necessario al fine di non disperdere soldi ed energie in pubblicità sbagliate o troppo dispersive, incapaci di raggiungere il proprio target di riferimento.

Infine, sarà importante dedicare tutto il tempo necessario alla selezione attenta delle parole chiave, verificando anche che queste siano abbastanza utilizzate sul web e siano in grado di generare un traffico importante. La redazione dell’annuncio pubblicitario con il quale raggiungere ed ampliare il proprio bacino d’utenza è un altro step di fondamentale importanza. Con Google Adwords è possibile formulare testi molto brevi, pertanto, converrà sfruttare a pieno l’immediatezza dello stesso, selezionando le parole più indicate, le informazioni più interessanti ed un invito all’azione capace di convincere l’utenza a generare conversioni.

Dopo aver fatto tutto quanto consigliato, sarà opportuno agganciare i propri annunci ad una o più ricerche specifiche, selezionare le fasce orarie durante cui mostrare gli annunci, le aree geografiche da raggiungere e i dispositivi sui quali comparire con i propri testi sponsorizzati. Organizzare al meglio tali elementi può rappresentare il metodo per far decollare i propri affari, incrementando conversioni e migliorando il fatturato.

Per tenere d’occhio i progressi fatti dalle proprie campagne di advertising, sarà necessario consultare spesso le statistiche offerte da Google Adwords, in modo da individuare immediatamente tutte le eventuali falle nella strategia messa in piedi ed affinare l’efficacia dei propri annunci pubblicitari. Quella di cui abbiamo parlato è la sezione search di Google Adwords, che non è altro che la metà dello sconfinato universo di cui è composta questa piattaforma di advertising.

L’altra metà, infatti, è costituita dalla cosiddetta rete Display, che include un’infinità di siti web, sui quali è possibile cercare visibilità attraverso le campagne impostate sui banner e sugli annunci testuali. Le campagne display possono trasformarsi in un’eccellente opportunità per acquisire visibilità, a patto che vengano gestite in maniera differente rispetto alle normali campagne search. Se queste ultime sono destinate soprattutto ad acquisire maggior visibilità, gli annunci display garantiscono invece una definizione ancora maggiore del proprio target di riferimento, considerato che un utente che sta leggendo un articolo su un portale dovrà interrompere la propria lettura per visualizzare un video o un testo incentrati su un prodotto sponsorizzato. Proprio per tale motivo, le campagne display devono essere distintive, capaci di attirare l’attenzione e coinvolgenti, al fine di catturare l’attenzione di tutti gli utenti realmente interessati a quel genere di argomento e indurli ad interrompere la navigazione sul sito che stanno visitando. In questa logica può diventare utile optare per gli annunci illustrati, sia statici che dinamici, oppure per i video ad espansione, che rispetto ai formati più tradizionali, riescono ad acquisire un seguito molto più importante.

L’ultimo strumento a disposizione degli utenti che scelgono di utilizzare Adwords è il cosiddetto remarketing, che consente di mostrare annunci a coloro che in passato hanno già visitato un determinato sito web o impiegato l’app associata al sito sui propri dispositivi mobili. Qualora un utente dovesse abbandonare un portale senza fare alcun acquisto, il remarketing riesce a rimettere quell’utente in contatto con il sito visitato, mostrando una serie di annunci pertinenti. Il remarketing ha tutte le carte in regola per diventare una componente fondamentale di qualsiasi strategia pubblicitaria. Uno dei vantaggi principali offerti da questo strumento è la possibilità di raggiungere la propria utenza quando maggiormente incline all’acquisto di un prodotto o di un servizio. Dopo che un utente ha già interagito con l’attività in questione e ne ha visionato l’offerta, può aver bisogno di tempo per maturare una decisione, pertanto, raggiungerlo con un annuncio qualche giorno dopo la prima visita può essere un incentivo per tornare indietro ed acquistare quell’articolo. Inoltre, è bene sapere che tramite questi annunci on-site è possibile raggiungere gli utenti che visitano oltre due milioni di siti web, tutti ottimizzati anche per i dispositivi mobili.

Facebook Advertising

Anche il più celebre dei social network al mondo possiede uno strumento di advertising sociale simile a quello offerto da Google Adwords. Gli annunci promozionali su Facebook e condivisi sulla home di ogni potenziale cliente, sono in grado di generare traffico in entrata sul proprio sito aziendale o sulle pagine dedicate ad uno specifico prodotto.

Per sfruttare a pieno questo servizio è fondamentale incrementare il proprio seguito aumentando i like della propria pagina Facebook. Questo elemento risulta necessario per innescare il passaparola, prerogativa fondamentale sui cui si basa il funzionamento di ciascun social media.

Il sistema di advertising brevettato da Facebook è particolarmente consigliato per la sponsorizzazione di attività B2C, bar, alberghi, ristoranti, prodotti di interesse privato, eventi. Con Facebook Ads è possibile elaborare annunci e dedicarli al proprio target di riferimento. Lo strumento, infatti, permette di fissare gli estremi geografici nei quali sponsorizzare l’attività o l’azienda, gli interessi degli utenti ai quali è destinato l’annuncio, l’età ed il livello di istruzione degli stessi e tutta una serie di ulteriori parametri in grado di individuare i propri prospetti.

Dopo aver acquistato il pacchetto offerto dalla piattaforma, è possibile inaugurare la propria campagna pubblicitaria immettendo alcune informazioni quali l’indirizzo del sito web sul quale reindirizzare gli utenti, le immagini di riferimento, le parole chiave ed un breve testo che descriva con precisione ma in maniera accattivante tutti i prodotti e i servizi da promuovere, nonché i riferimenti geografici all’interno dei quali condividere il post.

Al termine di ciascuna campagna di advertising Facebook invia all’utente un report dettagliato con il numero di persone che hanno preso visione degli annunci e coloro che hanno cliccato su di essi. Malgrado la capillarità e la straordinaria capacità di raggiungere nuovi utenti dimostrata da Facebook Ads, il sistema offerto dal social network più diffuso al mondo non ha le caratteristiche di Google Adwords, né la capacità mostrata da quest’ultimo nel raggiungere ogni utente che naviga la rete alla ricerca di un determinato servizio.

La home di Facebook, infatti, viene spesso osservata con distacco, senza far troppo caso ai dettagli e ai post condivisi e sebbene gli strumenti di regolazione degli annunci siano completi e molto intuitivi, il sistema non è in grado di generare un traffico paragonabile a quello assicurato da Adwords.

In definitiva, i dati forniti da alcune ricerche effettuate in merito, ci suggeriscono che Google Adwords è in grado di esprimere il meglio di sé quando si cercano vendite immediate e profitti veloci, mentre Facebook Ads risulta un ottimo strumento se fra i propri obiettivi figura quello di incrementare la propria brand awareness.

Linkedin Advertising

Il mondo della pubblicità online è in perenne fermento e dopo il lavoro apri pista svolto da Google con Adwords e poi da Facebook con il suo strumento di advertising, anche gli altri social hanno deciso di offrire annunci a pagamento alle aziende interessate ad aumentare il proprio bacino d’utenza. Linkedin, la rete professionale più grande al mondo, in seguito alla crescita esponenziale del proprio brand, ha deciso di seguire la concorrenza e promuovere i suoi strumenti di advertising, cosicché alla fine del 2012 ha lanciato la sua sezione Ads, incentivandone l’uso mediante l’invio a migliaia di aziende di un coupon del valore di 40 euro.

Linkedin ha lavorato molto bene anche sulla versione per dispositivi mobili, considerato che circa il 27% degli utenti che navigano sul sito, accedono tramite app. La nuova app, a partire dal 2013 ha rivoluzionato l’algoritmo che regola il flusso delle notizie in home, ripensato proprio per offrire maggior visibilità agli annunci pubblicitari. Questi appaiono abbastanza simili a quelli offerti da Google Adwords e Facebook, ma con qualche piccola differenza. È possibile comporre annunci testuali, corredarli con video e immagini, e creare un numero massimo di quindici varianti. Inoltre, il servizio di advertising di Linkedin permette di scegliere fra diversi formati (alto, rettangolare, quadrato) e più lingue. È possibile anche aggiungere dei link che puntano ad una pagina esterna (un blog o il sito aziendale) o che puntano ad una pagina interna a Linkedin (un profilo o la pagina aziendale).

Gli annunci così redatti compaiono all’interno della home page di ciascun profilo, piuttosto che nel profilo stesso, quando l’utente è impegnato nella visione del profilo di un altro utente, nella Inbox, fra i risultati di ricerca e all’interno di specifici gruppi. Secondo alcune statistiche elaborate da HubSpot, la promozione di annunci pubblicitari su Linkedin garantirebbe una percentuale di conversioni più alta rispetto agli altri social network. Ciò accade perché la maggior parte delle persone che accedono a Linkedin lo fanno per motivi di lavoro e quindi sono in modalità business-on. Linkedin non è un social che lascia spazio alla distrazione e che viene consultato per semplice diletto, pertanto un buon annuncio, in grado di raggiungere le fasce di utenza che interessano, può portare risultati molto soddisfacenti.

Lo svantaggio più evidente è quello legato ai costi del servizio. Linkedin Ads, infatti, risulta abbastanza caro rispetto ai principali competitors presenti sul mercato. Per redarre un buon annuncio, che porti i frutti sperati, è necessario seguire poche semplici regole, ovvero inserire sempre una call to action finale, utilizzare un’immagine professionale ed appropriata al contesto, quali il logo aziendale o il proprio volto, e puntare l’annuncio ad una pagina interna che non corrisponda al sito aziendale, perché questo passaggio è considerato da molti utenti come una perdita di tempo.

Article marketing

L’attività di article marketing è una delle più efficaci fra quelle pensate per promuovere un’azienda su internet. Tramite l’article marketing è possibile conquistare una maggior brand awareness e di conseguenza più visibilità online, grazie alla pubblicazione di comunicati stampa ed articoli redazionali.

In pratica, consiste nella di diffusione di contenuti online quali news, articoli e documenti informativi o tecnici, allo scopo di migliorare la reputazione dell’azienda, aumentarne la visibilità, incrementare il traffico in entrata sul sito web aziendale, sia in maniera diretta che in maniera indiretta, ovvero con o senza l’uso di link che rimandino alle pagine del portale ufficiale. Ciò che rende l’article marketing prezioso ai fini della visibilità e di un miglior posizionamento sui motori di ricerca è l’ottimizzazione in ottica SEO, che consiste in un insieme di strategie tese al miglioramento della SERP e all’aumento del traffico, delle conversioni e di conseguenza, delle vendite.

Considerata la diffusione di Google, vien da sé che la maggior parte delle attività SEO riguardino gli algoritmi che regolano Google, nonché i loro aggiornamenti. Fra tutti gli algoritmi che regolano il posizionamento dei siti il più importante è PageRank, creato nel 1998 da due ricercatori dell’Università di Stanford e basato sul principio che il valore di un documento online vada stabilito in relazione al numero di link e alla reputazione dei siti linkati. Pertanto, numero e qualità dei link sono a tutti gli effetti il fulcro dell’article marketing, essendo questo il fattore principale tenuto in considerazione da Google nel determinare il posizionamento di un sito. L’altro fattore determinante non può che essere la scelta delle keyword.

Ogni attività SEO risulta efficace soltanto dopo un’attenta analisi delle parole chiave da selezionare ma anche facendo attenzione a soddisfare i parametri definiti keyword prominence e keyword density. Il primo fattore corrisponde alla posizione e quindi alla visibilità della parola chiave (una keyword posizionata sotto al titolo risulta molto più visibile rispetto ad una posta al centro del testo), mentre il secondo alla densità della stessa in relazione al numero totale di parole che compongono il testo.

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About Giovanni Sacheli

Giovanni Sacheli é consulente SEO e SEM per Searcus Swiss Sagl ed EVE Milano. Professionista Certificato Google AdWords e grandissimo appassionato di analisi SEO ed ottimizzazioni di siti eCommerce multilingua. Dal 2009 condivide su questo blog le sue esperienze e le nozioni tecniche più interessanti per posizionare siti web su Google.

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